Ricevere il perdono di Dio.

marzo '10

Una delle più grandi provocazioni della vita spirituale è ricevere il perdono di Dio. C'è qualcosa in noi, esseri umani, che ci tiene tenacemente aggrappati ai nostri peccati e non ci permette di lasciare che Dio cancelli il nostro passato e ci offra un inizio completamente nuovo. Qualche volta sembra persino che io voglia dimostrare a Dio che le mie tenebre sono troppo grandi per essere dissolte. Mentre Dio vuole restituirmi la piena dignità della condizione di figlio, continuo a insistere che mi sistemerò come garzone. Ma voglio davvero essere restituito alla piena responsabilità di figlio? Voglio davvero essere totalmente perdonato in modo che sia possibile una vita del tutto nuova? Ho fiducia in me stesso e in una redenzione così radicale? Voglio rompere con la mia ribellione profondamente radicata contro Dio e arrendermi in modo così assoluto al suo amore da far emergere una persona nuova? Ricevere il perdono esige la volontà totale di lasciare che Dio sia Dio e compia ogni risanamento, reintegrazione e rinnovamento. (Henry J.M. Nouwen, L'abbraccio benedicente)

5 cori per Haiti

marzo '10

Duomo - Sabato 6 Marzo 2010 -

GRAZIE per la vostra numerosa e partecipe presenza! Nell'area photogallery potete trovare alcune foto della serata. "Molti si chiedono perche’, Perche’ai piu’ poveri? ebbene io non ho risposte per il dolore innocente, so soltanto che li’ e’ il Cristo che soffre e so che il dolore non domanda spiegazione ma condivisione e partecipazione e il nostro compito e’ lo stesso di Maria: stare ai piedi delle infinite croci della terra dove Cristo e’ ancora crocifisso per portare aiuto e conforto" (p. Ermes Ronchi)

5 cori per Haiti

marzo '10

Canti, video e testimonianze di speranza e condivisione interpretati dai cori della parrocchia. … condividere, partecipare, far rivivere … UNA SOLA PAROLA: ESSERCI!

Duomo - Sabato 6 Marzo 2010 - alle ore 21.00

Per scaricare la locandina clicca qui. "Molti si chiedono perche’, Perche’ai piu’ poveri? ebbene io non ho risposte per il dolore innocente, so soltanto che li’ e’ il Cristo che soffre e so che il dolore non domanda spiegazione ma condivisione e partecipazione e il nostro compito e’ lo stesso di Maria: stare ai piedi delle infinite croci della terra dove Cristo e’ ancora crocifisso per portare aiuto e conforto" (p. Ermes Ronchi)