La storia del Duomo - gli inizi

Il culto pagano

Il culto pagano è documentato dalla cripta sottostante l'altare maggiore di cui rimane ancora l'abside. Sui resti dell'antica costruzione semicircolare molti studiosi si sono sbizzarriti nel decifrarla, non avendo potuto esaminare accuratamente il locale.

Si sono fatte descrizioni delle lapidi di Minerva (pagana), rinvenuta nel 1550 inserita nell'architrave della porta laterale del Duomo e quella di Genesia (cristiana) trovata nel 1875 nel corso di restauri portati alla facciata del Duomo, senza averne individuata la loro provenienza.

Pietra tombaleNei lavori eseguiti nel 1957-58 per l'apertura di una scala di accesso alla cripta dalla cappella del Corpus Domini e successivi restauri, furono rinvenuti sotto il pavimento una pietra quadrata, decifrata dagli esperti come "ara" dell'altare pagano, ed una lastra in marmo bianco, decifrata nel 1983 come frammento di lapide funeraria di ignoto defunto di religione cristiana, con datazione approssimativa del IV-V secolo d.C.

A questo ritrovamento si devono aggiungere due tombe a cappuccina paleocristiana, l'apertura delle finestre del locale in cui si scorgono le strombature proprie di un edificio romano e di fianco il muro perimetrale si intravedono le fondazioni dell'edificio attraverso una botola.

Con le recenti scoperte e con la documentazione acquisita si è ora in grado di affermare che la cripta del Duomo è un residuo del tempio pagano trasformato in oratorio cristiano prima del IV-V secolo.

Genesia

Non è facile stabilire l'anno preciso in cui cominciò a diffondersi la predicazione del Vangelo nella nostra regione. Molti studiosi nel passato hanno cercato di stabilire date, ma non appoggiate da documenti.
Si dice che Sant'Eusebio di Vercelli (che pontificò fra il 340-374) sia considerato il creatore di varie Chiese in Piemonte, ed assegnò ad esse il Vescovo.
Nel III e IV secolo, durante l'infuriare dell'arianesimo, alcuni degli antichi municipi romani perdettero il loro Vescovo, come Susa e Chieri.
Dopo il Concilio di Torino, tenuto nell'anno 398, il Cristianesimo si andava sempre più affermando nella città di Chieri, attestato oltre che dalla lapide cristiana mortuaria del IV-V secolo, rinvenuta negli scavi della cripta del Duomo, anche da quella datata 488 d.C., detta lapide di "Genesia", la più antica testimonianza epigrafica sul Cristianesimo in Piemonte e Liguria.
Essa venne così tradotta: "Qui riposa in Cristo Genesia, che tolta al mondo affinché vivesse in eterno, non data alle pene infernali, ma costituita nel sempiterni gaudii, che così poco visse nel mondo, perché più pura passasse al cielo; cara a tutti quaggiù, più cara negli eterni tabernacoli di Cristo, cui fu Ostia consacrata, visse anni due, mesi …, giorni due. Deposta l'8 giugno. Dinamio e Sifidio Consoli".
Poiché ogni città episcopale o Chiesa pievana possedeva un proprio battistero, anche il primitivo oratorio cristiano chierese era munito del suo battistero staccato dalla chiesa.

CriptaEsaminando i resti scoperti negli scavi del 1964-1965, alla base del nostro battistero, si vede che su ruderi di edifici romani, esistono tracce della vasca battesimale ad immersione dei neofiti, vasca che era collocata al centro dell'edificio, il cui bordo corrispondeva al filo del pavimento formato da laterizio romano (di cui rimane parte) ed era collegata al pozzo perdente per lo scarico, tuttora visibile.
L'antico battistero esistente in parte sotto il pavimento, rispecchia la forma dei più antichi, che risalgono al IV secolo, dopo l'editto di Costantino in quanto il suo schema planimetrico è quello classico degli edifici a sistema centrale, pianta ottagona, vasca per immersione al centro.
Anche questo antico locale come quello della primitiva chiesa, testimonianza dei primi albori del Cristianesimo in Chieri, sono stati conservati per quindici secoli.

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