La scommessa del calcio
aprile '13
Chi il sabato pomeriggio dalle ore 14.00 in poi si reca a San Carlo, sede del Duomo Chieri Calcio, incontra una folla di ragazzi, genitori, allenatori, arbitri e una varietà di colori di divise e borsoni di società sportive provenienti dalla provincia di Torino. La prima impressione è quella di essere in uno dei tanti campi di calcio del settore giovanile. Però poi si comincia a notare che i genitori delle varie squadre non urlano imprecando contro i poveri arbitri o contro gli allenatori, non vi sono i settori dedicati alla squadra ospite e spesso gli adulti presenti fuori dal campo sorridono, incitano e si complimentano con i ragazzi che stanno giocando. Il tutto termina e con una piccola merenda preparata e offerta dai genitori dei ragazzi del Duomo Calcio, condivisa con la squadra ospite con la quale si è appena conclusa la partita.
Questa realtà è nata circa tre anni fa da un gruppo di famiglie del Duomo, stufe di vedere i propri ragazzi obbligati a iscriversi a una società sportiva per poter giocare al pallone. Ci siamo chiesti se non fosse possibile aggiungere alla proposta educativa e formativa della parrocchia anche un’attività sportiva sana e seria, che tuttavia fosse soprattutto di gioco e di incontro secondo lo stile delle altre esperienze parrocchiali. Un modo di giocare a calcio che stimolasse i nostri ragazzi al rispetto delle regole sportive ma soprattutto al rispetto degli altri indipendentemente dal valore “sportivo” di ogni compagno di squadra.Ogni ragazzo vale per se stesso anche se non è e non sarà mai un campione di serie A.
Così, in una bellissima e calda serata di luglio 2009, intorno a una gigantesca anguria, è nata la prima squadra del settore giovanile del Duomo Calcio, con l’appoggio, l’entusiasmo e il carisma del parroco di allora, Don Dario. Ci siamo iscritti al campionato del Centro Sportivo Italiano (CSI) di Torino e abbiamo cominciato la nostra avventura. Tutta la parrocchia, con il parroco in testa, ha condiviso e promosso questa iniziativa, investendo molto in termini di risorse umane e finanziarie, e oggi siamo nelle condizioni di poter dire con orgoglio e soddisfazione che tale progetto ha risposto a un bisogno reale della nostra parrocchia ma anche della realtà chierese, al punto da farci crescere nei numeri come nessun’altra società sportiva cittadina in questi ultimi anni. A dire il vero, i risultati sportivi, soprattutto all’inizio, erano a dir poco drammatici. Però vedere e sentire i nostri ragazzi contenti e sereni indipendentemente dal risultato è stato per tutti noi veramente entusiasmante. Tanto slancio ci ha creato non pochi problemi, perché in un anno siamo passati da venti a novanta iscritti e nella stagione 2012-13 abbiamo chiuso le iscrizioni con più di duecento ragazzi, lasciandone parecchi in lista di attesa. Il campo di calcio di San Carlo non riesce più a contenere le tredici squadre né per gli allenamenti settimanali né per le partite in casa.
Le ragioni di un successo tanto clamoroso stanno probabilmente nei presupposti che ci hanno ispirato fin dall’inizio:
- I ragazzi hanno una famiglia, impegni scolastici e impegni in parrocchia: perciò pensiamo che un solo allenamento settimanale ci permetta di non condizionarli troppo.
- L’allenamento è curato da genitori o comunque da adulti che eseguono una formazione specifica tecnico-calcistica sotto la supervisione di un allenatore e preparatore atletico professionista, che segue la crescita tecnica e atletica di tutte le squadre.
- Si gioca solo di sabato (eccezionalmente di domenica o infrasettimanalmente) per lasciare la domenica alla famiglia.
- Si gioca sempre tutti e non esistono panchinari, a patto che i ragazzi si impegnino agli allenamenti.
Don Mauro, il parroco attuale, continua a spronarci in questa attività e dobbiamo a lui l’averci indotto a strutturarci in maniera più efficiente per meglio rispondere alle richieste e alle criticità sia di tipo economico che organizzativo che incontriamo ogni giorno.
Il successo porta nuove sfide, che però con l’aiuto di tutti possiamo superare, per rendere più accoglienti e funzionali i pochi spazi che abbiamo a disposizione:
- Ogni sabato mattino è necessario ritracciare le righe del campo.
- Al pomeriggio si devono accogliere le squadre ospiti aprendo gli spazi a loro dedicati e si deve effettuare la pulizia degli spogliatoi.
- Bisogna preparare il “terzo tempo”, cioè la merenda dopo la partita con le squadre avversarie.
- È necessario verificare che nessuno danneggi spazi e attrezzature.
Si tratta, insomma, di occuparci dei nostri figli e dei loro avversari in maniera da rendere la partita a pallone un’occasione di conoscenza reciproca e di crescita. Per questo chiediamo a ogni famiglia di mettere a disposizione, a titolo di volontariato, un sabato all’anno.
Se volete conoscerci, venite a trovarci a San Carlo nel pomeriggio di domenica 21 aprile: abbiamo organizzato una grande festa delle famiglie, perché è bello stare con i propri figli e scoprire che si può crescere facendo sport insieme.
Endrio
